Roccioso in profondità e friabile in superficie, questo terreno dona all’uva una spiccata acidità, bilanciata dagli zuccheri naturali, preservati ed esaltati dalla vendemmia manuale.
Scopri il territorioDalla collina simbolo del territorio del Prosecco Superiore, la più alta espressione di questo vino: il Cartizze. Un perfetto connubio tra ambiente, storia e lavoro dell’uomo.
107 ettari di vigneto si snodano su una ripida cresta, ad un’altitudine di 300 metri sul livello del mare e godono di una meravigliosa esposizione solare e di una costante protezione dalle correnti fredde.
Per apprezzare la ricchezza degli aromi di questo vino, l’ideale è una via di mezzo tra una flute e un tulipano per sentirne i profumi all’interno di una ”camera” più ampia.
Il Prosecco Superiore va assaporato ad una temperatura tra i 6 e gli 8 gradi, si può immergere la bottiglia nel secchiello riempito per metà di acqua e ghiaccio. All’aumentare della temperatura nel bicchiere il vino si “apre” ed esprime le sue caratteristiche aromatiche.
La bottiglia di Prosecco Superiore si conserva in un ambiente buio, fresco ed asciutto, ad una temperatura compresa tra i 12 e 15 C°. La posizione verticale è da preferire nel primo anno, successivamente si può tenere orizzontale per gestire al meglio la maturità aromatica.
Quante bollicine ci sono in un bicchiere di prosecco? 1 milione!
Lo ha stabilito il primo studio scientifico condotto su questo argomento da Gérard Liger-Belair e pubblicato sulla rivista The Journal of Physical Chemistry B.
Il Prosecco Superiore è un vino che va degustato giovane. Le sue caratteristiche si esprimono al meglio dai 12 ai 24 mesi dall’imbottigliamento. Nel corso del tempo il suo sapore evolve da profumi fruttati a quelli più maturi e vinosi.